Giovanni Chiaramonte e Aldo rossi a Berlino

2photo
2Photo
Published in
3 min readMay 25, 2009

--

Nell’indagine sull’architettura berlinese, Giovanni Chiaramonte continua ad interessarsi ancora del progetto dell’Iba, in modo particolare dell’Edificio di Abitazione a KochStrasse di Aldo Rossi.

Nell’illustrare il suo progetto, lo stesso Aldo Rossi aveva scritto che la casa di Berlino a FriedrichStrasse assume aspetti molto diversi secondo i differenti punti di vista da cui è fotografata.

Nelle immagini di Giovanni Chiaramonte affiorano le due anime che Aldo Rossi scorge in questo edificio, vale a dire, il senso di una ricerca e la tensione e il recupero di qualcosa di indefinibile.

Il fotografo comincia il percorso partendo da lontano, e inserisce subito l’edificio nel contesto urbano. L’isolato è ancora in costruzione quasi a voler mostrare il carattere di indefinibilità tipico della città di Berlino. Giovanni Chiaramonte analizza il caseggiato riprendendolo all’altezza dell’occhio e esplorandolo da ogni punto: dalla veduta della corte interna coperta di neve, fino a soffermarsi nella veduta d’angolo, riprendendo da un punto di vista “naturale”, in primo piano, la colonna bianca che è il segno distintivo dell’edificio.

Rossi scrive di aver realizzato, per la prima volta, a Berlino, la grande colonna bianca, che torna in molti suoi disegni. Più che la colonna bianca della “grande architettura” (Filarete a Venezia, Alberti a Mantova), Aldo Rossi, è stato colpito dalle colonne bianche, spesso di calce bianca dei villaggi del sud America: segno di urbanizzazione di luogo civile, di storia. La colonna ha un significato augurale, essa ignora l’esistenza fisica del muro e appartiene alla città.

Assume in questo senso particolare significato l’angolo come luogo caratteristico, e sembra che il fotografo abbia inteso la poetica dell’opera di Rossi rappresentando l’edificio di KochStrasse come un frammento più che come opera compiuta. E’ lo stesso architetto a scrivere che ogni opera gli sembra un frammento della città futura, e quindi, anche queste opere costruite, sono pur sempre parti incompiute di un disegno più generale.

La veduta dei due fronti, come le immagini degli spazi interni visti attraverso i quadrati delle finestre rivelano una composizione dell’immagine fatta appunto per frammenti dove l’edificio è parte integrante della città. Il fotografo lo contestualizza nel tessuto urbano: è visto, infatti, da lontano, o in mezzo al traffico, ma rivela soprattutto una precisa identità e riconoscibilità all’interno della metropoli, mettendo in particolare risalto l’uso del mattone tanto caro a Rossi, rivela la cifra stilistica dell’architetto, ma anche la concezione della città del fotografo.

Infatti Giovanni Chiaramonte concepisce l’idea di città come contrapposizione a un giardino o al deserto. E il mattone diventa il simbolo della presenza fisica dell’uomo contrapposto alla natura.

Rispetto a Luigi Ghirri, Chiaramonte, appare più attento all’architettura, e questo lo si ritrova anche nelle fotografie più prettamente paesaggistiche. Le immagini di Giovanni Chiaramonte sono fotografie “quasi” classiche di architettura, tuttavia denotano una grande attenzione per il manufatto e soprattutto per il particolare.

Rare sono le immagini frontali, più spesso il punto di vista tende a privilegiare gli angoli, forse per evitare una eccessiva staticità. Le pose sono lunghe, l’immagine risulta così quasi metafisica, la presenza umana è intuita e sembra accessoria rispetto all’architettura.

L’ordine del paesaggio viene riorganizzato e sottolineato dal punto di vista e l’architettura è posta sempre in primo piano, ripresa senza cercare prospettive ardite, risultando protagonista assoluta del lavoro, in cui aleggia sempre costante la presenza dell’uomo.

Giovanni Chiaramonte In Berlin

berlino | Germania

Edificio di Abitazione a KochStrasse di Aldo Rossi

--

--

http://t.co/nOSqNrqin4 is a photography web magazine that features critical assay about great photographers, upcoming artists, exhibitions