Katsumi Watanabe | Un fotografo alla deriva

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2 min readNov 12, 2010

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Katsumi Watanabe

Il fotografo Katsumi Watanabe è stata uno delle personalità artistiche più interessanti del Giappone. Conosciuto come il fotografo della deriva di Shinjuku è scomparso a causa di una polmonite nel 2006 lasciando in eredità decine di migliaia di fotografie.

Dopo essersi laureato presoo l’università di Iwate nel 1857 si è trasferito a Tokyo cominciando a lavorare come fotografo presso il Kaikan Tojo Studio dopo di che ha sentito il bisogno di documentare l’altra faccia del boom economico giapponese, la parte più oscura di quel vorticoso periodo di trasformazioni che ha interessato il Paese del Sol Levante. Licenziatosi dallo studio ha usato l’indennità per acquistare un ingranditore fotografico decidendo di diedicare la sua vita ad essere il fotografo della deriva di Shinjuku.

In quel periodo Tokyo viveva l’ambivalenza di una crescita accelerata e allo stesso tempo zone d’ombre che si facevano sempre più scure in alcuni strati della popolazione e in determinati quartieri. Shinjuku è uno dei 23 quartieri di Tokyo e sede dell’amministrazione politica della capitale giapponese, per Katsumi Watanabe un faro che attirava e abbagliava l’ambizione e l’avarizia delle persone che da tutto il Paese convergevano verso un nuovo sogno.

Al calare della notte nelle fotografie, Shinjuku però assume una nuova identità e una diversa fisionomia, tutta l’energia e la tensione del popolo e della cità diventava viva nei rumori e negli odori che sembrano respirarsi in questi scatti. Lo yakuza tatuato e urlante, i caldi sguardi dei ragazzi in affitto, la gioia naturale delle prostiutute in posa, tutti sembrano apparire nel loro aspetto più genuino.

Katsumi Watanabe

Katsumi Watanabe ha saputo cogliere con la sua macchina fotografica il momento migliore di questa nuova era, descrivere una grande stagione attraverso la vita pulsante della città che respira sotto le luci al neon e come fotografo della derviva tornando sempre a fotografare le stelle di quel teatro vivente che era Shinjuku.

Prima di morire, quando la raccolta fotografica “Shinjuku 1965 ~ 1997” (Shinchosha 1997), che riunisce 30 anni della sua opera è stata pubblicata, Katsumi Watanabe ha lasciato una lettera ai suoi due figli nella quale scrive

“Figlio mio, Haruyoshi, non ci sono persone cattive in questo mondo. Ci sono solo degli infelici. Pensa a questo quando sarai più vecchio”.

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