Takashi Homma | Tokyo Suburbia

josejameson
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3 min readJul 6, 2011

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Takashi Homma | Tokyo Suburbia
Takashi Homma

Il Giappone ha vissuto anni drammatici e turbolenti dopo il secondo dopoguerra e Tokyo è diventata grazie al suo straordinario dinamismo una “città fotografica” nel senso che era immediatamente riconoscibile come un luogo e uno spazio nella quale l’estetica fotografica era sovrapposta all’identità visiva di chi vi abitava.

Takahi Homma
Takashi Homma

Allo stesso modo in cui la rapprsentazione di Parigi è intrinsecamente legata alla fotografia umanista di Henry Cartier Bresson e Robert Doisneau o l’espansione di Los Angeles è caratterizzata dall’architettura di Frank O.Gehry, dalla scultura di Claes Oldenburg e dalla fotografia a colori di Stephen Shore.

Tokyo in quegli anni è stata rappresentata in maniera egregia da Daido Moriyama che nelle sue fotografie ha sottolineato il carattere turbolento della crescita attraverso il desiderio di trasmettere la ribellione e la rabbia intrinseca nella società giapponese degli anni 60.

Daido Moriyama
Daido Moriyama

Tutto questo ha segnato e definito il rapporto tra la società e la fotografia del Giappone negli anni a venire, soprattutto negli anni 80 quando Tokyio ha registrato una crescita esponenziale che ha trasformato il volto della città non solo da un punto di vista architettonico, ma anche nella razionalizzazione e modernizzazione della sua immensa periferia. E’ in questo contesto che la fotografia di Takashi Homma emerge come cronaca puntuale divenendo uno degli osservatori più acuti del Giappone contemporaneo.

La città si apre al mondo, Tokyo non era più caratterizzata dai vicoli bui di Shinjuku ma da enromi grattacieli e dall’apparente informe crescita della periferia. Per i nuovi fotografi giapponesi si è posto il dilemma della ricerca di un nuovo lessico fotografico che riuscisse a interpretare ed esplorare questa nuova faccia della città.

Tokyo Suburbia Book | Takashi Homma
Takashi Homma

Tokyo Suburbia di Takashi Homma del 1998 è la rappresentazione a colori di periferie anonime che circondano Tokyo, un mondo a sè stante che non aveva più nessun legame con la storia. Anche le fotografie segnano un punto di rottura con Araki, Moriiyana o Kitajima. Sono asettiche, fredde, razionali, sembra quasi che non esprimano nessun giudizio, ma si limitano a documentare con uno stile impassibile le vie asfaltate, le luci al neon e i marciapiedi di questa nuova città.

Tokyo Suburbia è una città che non ha più niente di vecchio, complessi abitativi tutti uguali, parcheggi informi, figure che sembrano estranee alla vita pulsante di una città. E’ la rappresentazione giapponese del banale quotidiano di Eggleston in America o di Ghirri in Italia. Le fotografie creano un senso di vuoto e rappresentano allo stesso tempo quel vuoto da sempre ignorato dal mondo dell’arte.

Takashi Homma | Photography from Tokyo Suburbia
Takashi Homma

Anche l’uso del colore avvicina Homma alla poetica di Eggleston e Ghirri e dei Nuovi Topografi, l’uso di colori tenui evita la drammatizzazione della scena evidenziandone allo stesso tempo l’aspetto ordinario e banale.

E’ un cambiamento radicale rispetto ad un tipo di fotografia nella quale l’artista esprime con gli scatti le sue emozioni e si porta con sè un bagaglio culturale che rende le immagini intense e nelle quali lo spettatore tende a riconoscersi. Gli scatti di Takashi Homma creano invece un senso di distanza e distacco sia dall’oggetto rappresentato che dallo spettatore, il quale si trova come Honna a guardare un futuro profondamente incerto che si riflette negli spazi vuoti.

Galleria di immagini di Takashi Homma Fotografo

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