Victor Cobo | Down in The Hole

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3 min readFeb 26, 2016

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© Victor Cobo

La fotografia di Victor Cobo è una genere di fotografia che provoca a prima vista una sorta di diffidenza e estraniamento. Lo spettatore da subito cerca di mettere e mantenere una distanza di sicurezza tra sè e i soggetti rappresentati e soprattutto tra sè e ciò che questi soggetti comunicano. E’ il lato oscuro della vita che viene portato alla ribalta, quando le lampadine alogene vengono spente e ognuno si ritira al sicuro nei propri spazi, un altro mondo quello fatto di luci al neon e tanfi maleodoranti viene a galla e il sottosuolo comincia a respirare e a far sentire il suo affanno.

© Victor Cobo

Attraverso la macchina fotografica Victor Cobo mette a nudo, o forse sarebbe meglio dire, riveste quell’umanità che vive ai margini della società rivelando i segreti più intimi e inesplicabili, esplorando quella sessualità repressa che i suoi soggetti sempre emanano. Sono figure squallide che vivono e si esplicano nelle stampe in bianco e nero, dove lo scambio e la mercificazione del corpo viene sezionata e annientata dagli scatti, che si insinuano in letti sfatti di anonime stanze di motel nei quali si sono appena consumati relazioni sessuali in cui l’amore è bandito.

Cobo racconta gli spazi vuoti che riempiono le camere, la mancanza dei corpi che si percepisce nell’assenza dei protagonisti e che provocano nello spettatore un disorientamento frutto di una realta immaginata e documentata nello stesso tempo. I gesti, le movenze, lasciano intuire ciò che è stato o che verrà dopo, una sorta di traccia visibile di ciò che regge la vita di queste persone, dei meccanismi di potere e sottomissione che regolano gli equilibri. E’ il mondo del bondage e del sado maso, dove vittima e carnefice si scambiano i ruoli consci di quello a cui vanno incontro. Lo spettatore diluisce i frame e si crea un film nel quale è protagonista e voyeur.

© Victor Cobo

Victor Cobo registra questi passaggi con la sua macchina fotografica, è un infiltrato nei quartieri hard di San Francisco dove ballerine a seno nudo, vecchie puttane, giovani travestiti interpretano la parte asfissiata e nascosta della società del benessere. Cobo fissa su carta la decadenza di questo mondo che in un certo qual modo si riflette nelle trasmissioni televisive pomeridiane, nelle quali il sesso è ostentato e demonizzato, assorbito ormai nella realtà quotidiana che mercifica i sogni e gli incubi notturni.

Le fotografie di Cobo, così, mostrano, questa duplicità del reale, l’ambivelanza della società, il desiderio e la devastazione di ciò che è o che potrebbe essere. L’eccesso di una vita spinta ai limiti, le storie bruciate e recitate a soggetto ogni notte e intrappolati in un guscio vuoto.

Sono le storie di fantasmi disperati che scavano nelle profondità dell’animo

Victor Cobo official Website

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